Senza Titolo
2010
Installazione, scritta cancellata con gomma, dimensioni variabili
“Le date…sai perchè sono molto importanti? Perchè, se tu scrivi per esempio su di un muro 1970,sembra niente, proprio niente, ma fra trent’anni, ogni giorno che passa questa data diviene più bella: è il tempo che lavora! E’ soltanto quello che lavora! Le date hanno questa bellezza: più passa il tempo più diventano belle”.
Alighiero Boetti, intervista con Mirella Bandini, 1972
L’uso dell’intonaco bianco […] (come) rifinitura, aggrava i problemi di manutenzione e, a parità di cure, l’edificio del Bauhaus invecchia certamente peggio delle officine Fagus; ma questa conseguenza dev’esser ricondotta alla nuova concezione dei valori architettonici.
Se l’architettura non deve limitarsi a rappresentare le aspirazioni della società ma contribuire a realizzarle, i manufatti architettonici valgono in relazione alla vita che vi si svolge e non durano come oggetti di natura, indipendentemente dagli uomini, ma devono essere fatti durare con apposite operazioni.
Perciò ora che la vita primitiva s’è dileguata e l’opera è ridotta a un ammasso di muri e di serramenti sconquassati, il Bauhaus a rigore non esiste più; non è una rovina, come i resti degli edifici antichi, e non ha alcun fascino fisico.
Leonardo Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Laterza, 2001, pg 429
Noi pensiamo che si possa parlare di tempo attraverso un muro, pensiamo che le riflessioni di Boetti e di Benevolo siano conciliabili, e che si può usare una parete come un supporto dal quale sfogliare le tracce di un processo in atto nel momento stesso in cui lo si sta osservando. Il modo che abbiamo scelto per affermare questa riflessione è quello di scrivere cancellando con una gomma una data su un muro bianco ingiallito dal tempo.
Attraverso questo processo di sottrazione si asporta uno strato e si riattiva il processo di accumulazione.
Quest’azione riunisce le riflessioni di Benevolo e Boetti chiarendo il carattere dinamico e intimo delle pareti di una stanza.
La data viene ri-lasciata ad un nuovo processo di trasformazione legato alla vita che le passa davanti e che tenderà a farla re-inglobare nell’uniformità della parete.
Nascosti dentro quell’uniformità tanti altri segni possibili che continuano a custodire il passato.